IL MONELLO
‘C’era qualcuno che nella San Lorenzo occupata dai tedeschi la paura la faceva volteggiare in aria con occhi persi e riusciva a trasformarla in pane, alcune volte. Romano Colombaioni, clown, intratteneva le truppe tedesche facendo magicamente ruotare bombe a mano, premio, era il cibo per la gente di San Lorenzo che ritrovava magie in un tempo senza sogni.’
Questo ‘racconto fotografico’ è incentrato sullo sviluppo di un testo teatrale, Alone together, dedicato a Romano Colombaioni, clown circense.
Il tempo dinamico del teatro si è rallentato fra i diaframmi dello scatto, momenti della rappresentazione teatrale sono trasmigrati all'esterno della futura casa della memoria di San Lorenzo a Roma con l'attore dello spettacolo Marco Di Stefano.
Un nuovo scenario si è dipanato attraverso la macchina fotografica per raccontare in bianco e nero la storia strana e un po' magica di Romano Colombaioni.
Romano, clown da generazioni e personaggio felliniano, è morto sconosciuto in patria, senza memoria. Era bambino sotto l'occupazione nazista a San Lorenzo, si aggirava a caccia di avventure e pane nel quartiere dove la famiglia Colombaioni era sfollata.
Spesso per intrattenere le truppe tedesche faceva il giocoliere durante il rancio, utilizzando non le normali clave, ma granate, bombe a mano a volte ancora cariche. Durante la guerra il cibo aveva un prezzo altissimo e tra la tragicità ilare dei presenti, se aveva salva la vita, premio era un barattolo di 5 chili di pomodoro per gli abitanti del quartiere. Non a caso Federico Fellini prima e Dario Fo poi hanno sempre tentato di tenere viva la luce di questo onirico mago circense, pochi ne trattengono la scia, ma la sua luce brilla ancora.
ll progetto fotografico è stato creato ripercorrendo ed ascoltando l’attore Marco Di Stefano e realizzato nella futura “Casa della Memoria” del quartiere di San Lorenzo.
Testo di Alessandra Patrizi